La Bibbia dei Personaggi e l'Archivio d'Autore - parte 1

Quando l'intellettuale diventa artista...

Undicesimo post del "corso" di scrittura creativa e narrazione di Marco Cerri:

Nell'antichità, come accade ancora oggi, storia e tradizioni si tramandavano di generazione in generazione, per via orale ma anche per via scritta. La Bibbia è un enorme libro che contiene a sua volta libri diversi con varie storie e personaggi; se volete, possiamo trovarvi una vaga somiglianza con l'argomento che tratteremo in questo e nel prossimo articolo, ovvero la "Bibbia dei Personaggi".

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Questo documento, se così vogliamo definirlo, è un insieme di tutte quelle cose che compongono la nostra storia: ambientazione, personaggi primari e secondari, personaggi buoni e personaggi cattivi e - se vogliamo - anche il soggetto. Ma perché fare un enorme lavoro di questo tipo? Esattamente perché, sia che siamo noi (e noi soli) in primis a scrivere la storia, sia che oltre a noi altri autori vadano a metterci la mano, i personaggi devono corrispondere sempre a ciò che sono nella loro "realtà", per un motivo di coerenza tra personaggi e storia. Per intenderci, se Zio Paperone della Disney, il classico vecchio ed avaro decidesse in un episodio a fumetti di spendere e spandere tutti i suoi averi per gente che nemmeno conosce senza volere nulla in cambio... ciò decreterebbe la sua fine, ovvero non avremmo più lo Zione classico che tutti conosciamo bensì - dalle nuove caratteristiche - un nuovo personaggio (che con lui non c'entra assolutamente nulla).

Bene, se quanto detto fin qui è vero, entriamo nel pieno dell'argomento e vediamo come comporre la nostra "Bibbia dei personaggi":

La Bibbia dev'essere composta da schede, una per ciascun personaggio che sia esso buono, cattivo, principale o secondario. Dunque, non esageriamo nel comporre il tutto, ricordatevi sempre di mettere le caratteristiche davvero importanti ed utili alla storia!

Esempio: ragazzo liceale con la mania per le auto da corsa, non perde neanche una manifestazione automobilistica; nel frattempo, la ragazza della prima fila di banco si innamora di lui ma lui non se ne accorge... È la sua spalla a farglielo capire - tra l'altro questa ragazza piaceva anche alla spalla e questo ci rimane male... -. Secondari, i genitori troppo restrittivi che modificano la vicenda impedendo ai ragazzi di fare tardi la sera... Antagonista, o ostacolo, il bullo della scuola che cerca di ostacolare il personaggio principale nel corteggiare la ragazza; e, assieme al bullo, i suoi "scagnozzi"... Tra i secondari possiamo trovare l'edicolante di fiducia che tiene da parte al protagonista riviste di automobili e la nonna che tanto gli vuole bene...

Abbiamo già creato un cast; la nostra Bibbia in questo caso conterrà le schede del protagonista, della ragazza, dei genitori, della nonna, dell'edicolante e del bullo. E se vogliamo, il soggetto come già accennato sopra. Tali schede sono dette "schede di scrittura".

Dunque, se è vero che i personaggi dei cast, delle serie più famose, sono ben conosciuti dai lettori/spettatori - se le serie sono televisiva - in quanto il pubblico sa già, a seconda della situazione, come il determinato personaggio reagirebbe, lo sceneggiatore, in primis deve sapere ancora meglio e conoscere a fondo i propri personaggi. E' per questo che è importante la stesura di ciò che va inserito in ogni scheda, per ogni personaggio. Solo così facendo, l'eventuale uscita dagli "schemi" della storia sarebbe volontaria e studiata a modo, per poter colpire il pubblico cogliendolo alla sprovvista.

La scheda fissa il profilo del personaggio e ne stabilisce la psicologia e le reazioni, affinché il suo comportamento non ne tradisca la personalità, nemmeno quando più autori si alternano a scriverne le storie!

La scheda di scrittura (ripetiamo) deve contenere semplicemente quello che è il "Concept" del personaggio, cioè la sua formulazione complessiva, più le "istruzioni per l'uso". Per comporla, abbiamo bisogno di essere il più chiari possibile, essere precisi nelle descrizioni con una serie di informazioni a riguardo. Queste, ad esempio:

Chi è, come si chiama, che lavoro fa, quale ruolo ha nel racconto, qual è il suo piatto preferito e quale invece odia (qui è importante scavare nel l'immaginazione per creare un personaggio "interessante", in modo tale da avere un personaggio utile e che si adatti a più ambientazioni e gags). Ancora, dove vive, con chi vive, ha un'auto e, se sì, quale?! Se non ce l'ha, perché non ce l'ha?! Insomma, tutto ciò che può essere utile a caratterizzare il più possibile il personaggio. Com'è fatto fisicamente, psicologicamente, emotivamente, qual è la sua filosofia di vita, che abitudini ha...?! Qual è la sua personalità, è un tipo sociale o non parla con nessuno?! È un tipo losco o loquace?! Schizzinoso o garbato?! Sciccoso o sporco e sgraziato?! Ognuno reagisce in modo differente alle varie situazioni della storia... Anche alle più elementari, ed è questo, appunto, che caratterizza il personaggio! Qual è la sua visione del mondo?! E quale, quella di coloro che lo circondano?! Ciascun personaggio vede il mondo con una visione diversa da quella degli altri. A orientarne le prospettive, è l'immagine che ha di sé in rapporto con chi e cosa lo circonda! Quali sono i suoi obiettivi, se ne ha e, se non ne ha, perchè non ne ha?! Sapere ciò che interessa e appassiona il personaggio e quali ambizioni nutre è funzionale, per capire come porlo nei confronti dell'impresa che abbiamo pensato e poi scritto.

L'integrazione con gli altri personaggi: fermiamoci a meditare su come la semplice ostilità fra buoni e cattivi possa diventare qualcosa di più intrigante ai fini della narrazione, di come possa svilupparsi altresì in determinate situazioni il rapporto fra gli uni e gli altri, in modo tale da non rendere banali i legami che li accomunano. Questo vale anche per i secondari!

E qual è la sua storia, il suo background, ovvero le motivazioni per cui un personaggio è quello che è, nel momento in cui lo iniziamo a conoscere... e che appartengono al suo passato. Questo aspetto può essere sviluppato in una serie in svariati motivi che più avanti analizzeremo insieme!

Una volta decisi tutti questi elementi, possiamo iniziare finalmente a scrivere la sceneggiatura...

Prima di abbandonarvi al tavolo di scribacchini fra candela accesa, pergamene e piume d'oca intinte di inchiostro, vi ricordo che fra pochi giorni si terrà la manifestazione fumettistica più importante dell'anno, ovvero il Lucca Comics &Games, un'occasione interessante sia per principianti che per esperti professionisti del settore, per farsi conoscere e per conoscere colleghi ed editori sempre nuovi! Se avrete voglia di parteciparvi, potreste anche avere la fortuna di trovarmi nella folla... magari per un autografo! Chissà!

Buona scrittura a tutti e... al prossimo mese, con la seconda parte di questa lunga, lunga lezione ;-)


Visitate il blog di approfondimento www.loscrittorecreativo.blogspot.it, spazio entro il quale Marco Cerri ogni mese, parallelamente al corso pubblicato su IMIM, risponderà ai vostri messaggi trattando di soggetti, idee e storie da correggere o per qualsiasi domanda che esiga una risposta riguardo al lavoro dello scrittore/sceneggiatore che potrete mandargli all'indirizzo marcocerri1@me.com.


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Marco Cerri