La semplicità è d'obbligo

Saaaalve a tutti!!!!! Questo è un tutorial per imparare una semplice ed efficace tecnica di colorazione digitale basata su piccoli (ma comunque importanti e richiedenti un po’ di pratica) principi. Passo per passo vi mostrerò le fasi del lavoro e spiegherò quali accortezze bisogna avere per lavorare con semplicità e comodità.

Per eseguire questo lavoro ho usato un semplice programma di fotoritocco (Photoshop, Gimp, Paint Tool Sai sono ottimi esempi) chiamato “My paint”, scaricabile gratuitamente ed in grado di elaborare immagini a più livelli con le varie modalità per ciascun livello ed una tavoletta grafica (scordatevi ottimi risultati con mouse o touchpad). E’ ovvio che Paint è assolutamente off-limits!!! Mettete un po’ di musica che aiuta il cervello a sognare oppure scegliete un bell’albero di fronte al più mozzafiato dei tramonti per cominciare a disegnare!!!!

Step 1: Bozza

Questo importantissimo passaggio necessita di tutta la vostra intuizione ed ispirazione affinché venga eseguito con naturalezza e fantasia. Lasciate che la mano vada per conto suo senza badare a dettagli o altre cose inutili. La freschezza delle bozze è inimitabile ed è proprio questa particolarità che la rende dinamica e d’impatto permettendoci di avere un’ottima base da cui cominciare. Consiglio tratti veloci, con la pratica riuscirete ad azzeccare la “linea giusta” alla prima botta. Il personaggio in questione è semplice e quindi non servirà nessuna supertecnica dell’elaborazione grafica.

DISEGNATE CIO’ CHE SAPETE DISEGNARE DAL TIPO DI DISEGNO SINO ALL’ATMOSFERA!!!!! E’ inutile arrovellarsi su opere troppo complicate se abbiamo ancora poca pratica alle spalle. Ricordate di nominare ciascun livello secondo la sua funzione o contenuto, vi aiuterà a fare meno casino nel caso voleste modificare qualcosa (vedi anche: Photoshop: realizzare una vignetta utilizzando i livelli).

Step 2: Art-line

Una volta terminata la bozza si passa a rendere più comprensibile e comodo il disegno ripassando SU UN ALTRO LIVELLO con un tratto più deciso.  Qua si possono aggiungere dettagli e forme che magari ci sono venute in mente dopo la bozza.

Siate dinamici ingrandendo la linea e sfinarla dove lo credete più opportuno. Questo renderà naturale e d’effetto il vostro lavoro. Questo passaggio richiede un po’ di pratica (come tutto il resto insomma) per poter essere soddisfatti del tipo di linea che vogliamo usare.

Step 3: Colori di Base

State attenti a scegliere i colori giusti!!!! Quali sono??? Lo potete sapere solo voi. In effetti la parte di elaborazione di una gamma di colori per il nostro lavoro è molto più ardua di quanto si possa pensare. Fate prove su prove cercando di accostare le tonalità secondo:

ARMONIE e quindi colori che stanno bene insieme senza stressare troppo il nostro cervello al contrario del CONTRASTO, l’accostamento di due colori opposti per temperatura o frequenza d’onda che attira la nostra attenzione e “sorprende” il pubblico. Vi darò un esempio dell’utilizzo del contrasto più avanti. Fate tutto ciò su un altro livello SOTTO alla Line-Art. Non ho colorato la sfera in quanto elemento che tratterò alla fine del lavoro.

Step 4: Prima ombreggiatura

Ahimè, anche l’ombreggiatura richiede pratica, armatevi di pazienza e forza di volontà, scegliete la fonte di luce (che in  questo caso coincide con la sfera di vetro) e cominciate a sfumare, marcare etc. In questa fase consiglio di scegliere un colore scuro e poco saturo (con una bassa gradazione di colore e quindi più simile ad un grigio piuttosto che un giallo accecante).

Come potete vedere, sulla barba del vecchio ho utilizzato un BLU poco saturo in contrasto con il rosso del vestito e il tipo di luce che emanerà la sfera (giallo canarino). Il tutto in un livello a parte con la modalità MOLTIPLICA adatta alle ombre; cercate dunque come cambiare modalità grafica al vostro livello e iniziate a provare anche altre versioni trovando quella che più vi aggrada.

Step 5: Prime luci

Ci sono parecchi metodi per rendere una superficie illuminata. Io in questo caso ho aperto l’ennesimo livello sopra a tutti gli altri per poi cambiare la modalità in “scherma colore” che appunto schiarisce la tonalità di base. Ho poi preso il colore di base da schiarire e colorato la parte in luce; se voi non aveste cambiato modalità non vedreste nessun cambiamento ma nel caso contrario (utilizzando solo una delle miriade di modalità) avrete diversi risultati, scegliete quindi quello che fa per voi.

Step 6: Seconda ombreggiatura

Passaggio che vi permetterà di accentuare i volumi e di focalizzare l’attenzione sugli elementi giusti.

Prendete un bel pennello sfumato di grosse proporzioni e, col colore nero, iniziate a marcare le zone meno colpite dalla luce su un altro livello. Notare il braccio destro di Babbo e il dorso della rispettiva mano. Ciò accentua le ombre e concentra l’attenzione sul centro dell’immagine da cui la luce proviene. Potete fare la stessa cosa su ogni altro tipo d’atmosfera dopo aver reso i primi volumi “coprite” quelli meno importanti o meno colpiti dalla luce.

Scegliete la giusta OPACITA’ del livello di queste super-ombre in modo da non esagerare troppo col nero che è un non-colore piuttosto pesante. Vi capiterà di colorare anche parte del foglio esterno ai contorni quindi cancellate ciò che non vi serve.

Step 7: Seconde luci

Come avevo già accennato ho fatto la luce della nostra malefica fonte di giallo. Ho quindi aggiunto un altro livello su cui sono andato a colorare di un giallino luminoso le parti più colpite dalla luce. Ho inoltre aggiunto delle luci di riverbero, quelle luci che provengono da fonti esterne e o che rimbalzano da tutte le parti sino a colpire nuovamente il nostro personaggio, in CONTRASTO alla fonte principale.

L’azzurrino che ho usato si oppone al calduccio del giallo e vi posso garantire che queste piccole luci di riverbero hanno sempre un grande effetto, provate a notare in quante opere famose e non (ma anche sui più recenti lavori digitali) sono presenti delle luci di questo tipo. Servono per rendere la tridimensionalità dell’immagine e, a seconda del colore che scegliete, anche l’atmosfera. Ho anche pitturato delle mini luci bianche sfumate sui campanellini delle spalline che, essendo di metallo, scintillano a meraviglia. Anche il nasone e le guance di Babbo sono stati dotati della sua lucetta luminosa bianca, usate queste luci per indicare il punto di massima lucentezza rappresentato da una superficie lucida o metallica.

Step 8: La fonte di luce

Su un altro livello ho colorato di giallo sfumato la fonte per poi ricolorare di bianco sfumato il fulcro di essa (con questa tecnica potete creare diversi tipi di luce colorata), sfumando il tutto, il centro che rappresenta la massima carica luminosa e per cui niente meglio del bianco può rappresentarla. Qualche scintilla qua e là sempre sfumata per rendere la magia. Ho però cancellato questa sfera luminosa dove la sua luce non arrivava, quindi sul dorso della mano e in parte delle dita. Non abbiate paura di utilizzare la gomma, se sbagliate o ritenete più semplice prima coprire con una tinta per poi cancellare l’eccesso.

Step 9: Definiamo la fonte di luce

Proseguiamo col definire cosa fa luce poiché il bianco ha cancellato tutto il tratto. Copiate la parte di Line-Art della sfera e posizionatela sull’ ennesimo livello, colorate su un livello posto SOTTO al precedente.

Come mostrato nella foto dopo, schiarite il tutto su un altro livello con giallo o bianco per rendere la luminosità della sfera ma rendendola comunque chiara all’occhio umano.

Step 10: Lo sfondo

Siate originali nel completare la vostra opera!  Su un livello sottostante a tutti quelli creati finora ho elaborato un semplice sfondo psichedelico con colori già presenti nel disegno centrale. Per far spiccare ancora di più il personaggio e giustificare quelle ombre marcate sugli esterni o scuri molto il blu di partenza andando a sfumarlo con un nero che si perde andando verso l’esterno. Ho poi completato con quelle spirali realizzate con un pennello diverso (ricordate che i programmi di fotoritocco vi dotano di mille e più risorse per esprimervi nel migliore dei modi).

Manca solo l’ultimo passaggio e cioè quello in cui si divide il personaggio dallo sfondo rendendolo ancor più parte di esso.  Ho usato un azzurrino che giustifica il riverbero sulle vesti di Babbo. Nella prossima immagine, il lavoro terminato.


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Fulvio Cordella