Gabriele Bagnoli: realizzare una tavola per "PM - Il Piccolo Missionario"

In questo tutorial spiegherò il procedimento di realizzazione di una tavola della storia “Il Popolo dei Pluviali e il mistero dell'uovo scomparso”, fumetto pubblicato sulla rivista “PM – Il Piccolo Missionario” del mese di marzo 2014.

Come da prassi, ho proposto all'editore: la sinossi della storia, un paio di tavole in bianco e nero, e (spinto da un improvvisa ispirazione per la scrittura) la sceneggiatura di tutte le tavole, che in totale sono 8.

So che molti autori non scrivono neanche la sceneggiatura per i propri fumetti, ma io non sono particolarmente istintivo e mi piace iniziare il disegno di una tavola potendo seguire una traccia scritta e ordinata.

Questa è la sceneggiatura di una tavola (senza dialoghi, che non ci interessano) e come si può vedere è molto scarna: essendo scritta per me stesso medesimo non mi sono dilungato in descrizioni troppo dettagliate, che tanto le vignette me le immaginavo direttamente nella testa, mi è servita sopratutto per i dialoghi.

 

 

Dalla sceneggiatura passo allo storyboard, per impostare la divisione delle vignette e abbozzare le masse dei personaggi.

In questo caso è stato fatto a matita su qualche foglio che si è ormai perduto in un paradosso spazio-temporale della mia scrivania, quindi passiamo direttamente alla fase delle matite.

Dico “matite” per abitudine ma dovrei chiamarlo “layout”, visto che la matita usata per lo storyboard è il primo e ultimo strumento analogico che nomineremo in questo tutorial.

Disegno direttamente in Manga Studio, usando una Cintiq.

Una delle interessanti funzioni di Manga Studio è la possibilità di creare un livello “sketch” che ti permette di fare tutto direttamente in azzurro. Non sono un fan del cyan, anzi, credo che sia stata la prima volta che ho disegnato in questo modo, ma mi sono trovato abbastanza bene perchè nella fase successiva sarà meno invadente del grigio o del nero.

Sempre con Manga Studio faccio il clean-up (alias “inchiostrazione”), usando lo strumento Pennino: cleanuppo su almeno due livelli separati, quindi avrò su un livello tutti gli elementi in primo piano, e su un secondo livello gli sfondi.

Dividere le vignette in piani (idealmente, o in modo pratico creando più livelli) è fondamentale per modulare il tratto in maniera differente: una delle regole auree del buon inchiostratore è che “gli oggetti in primo piano avranno un tratto più spesso rispetto allo sfondo, amen.

Avere il segno su livelli separati sarà utile anche per la fase di colorazione in seguito!

 

 

Visto che il layout non era troppo preciso, il clean-up devo farlo con un po' di attenzione, controllando che non ci siano errori di prospettiva o linee campate per aria, quindi per le vignette particolarmente complesse divido il lavoro in due fasi.

In questa vignetta, ad esempio, prima ho delineato gli edifici concentrandomi sulla giusta solidità delle forme, poi su un altro livello ho rifinito quei solidi spogli con finestre, tetti e dettagli.

 

 

Ecco quindi la tavola inchiostrata, pronta per essere colorata!

Per il colore esporto direttamente da Manga Studio il file in formato .psd, così mantengo in Photoshop i livelli creati in precedenza.

Lavorerò in CMYK e sceglierò colori con il valore “K” tendente a zero, altrimenti in stampa potrei avere brutte sorprese.

Il tempo a disposizione per colorare tutte le tavole non era molto, quindi decido di non usare una colorazione troppo precisa: normalmente farei le tinte piatte usando la Matita, ma in questo caso ho messo le basi con un pennello particolare che fa una specie di effetto acquerellato, senza preoccuparmi di lasciare delle parti bianche vicino al margine della figura.

Voglio che ricordi vagamente l'immediatezza che potrebbe avere una colorazione manuale.

 

Anche in questo caso uso due livelli: uno per gli oggetti in primo piano e uno per gli sfondi.

Ombre.

Visto il target del fumetto, non voglio creare delle atmosfere troppo forti e cariche, quindi mi limito a fare un livello di ombre per il primo piano, e un livello di ombre per lo sfondo. Il risultato sarà una colorazione abbastanza semplice senza troppi fronzoli, ma adatta allo scopo.

Decido che le ombre avranno lo stesso colore della base, su un livello in modalità Moltiplica.

Prendere ogni volta il colore della base sarebbe uno sbattimento terribile e sarebbe difficoltoso creare ombre omogenee e fluide, questa è la “scorciatoia” che uso (vedi l'immagine seguente):

1 - Metto le ombre con un colore blu scuro (su un livello in Moltiplica che chiameremo “Ombre blu”) sopra il livello con le basi del primo piano (“Basi PP”). Non sto troppo attento ai bordi, dopo vedremo perchè.

2 - Duplico il livello “Basi PP”, creando il livello “Basi PP 2”, e lo metto in Moltiplica.

3 - Sul livello “Ombre blu”, uso il comando Selezione > Carica Selezione (questa utilissima funzione crea una selezione di tutto quello che c'è sul livello, rispettando gradienti, sfumature e opacità), e subito dopo il comando Selezione > Inversa. Ora avrò una selezione con tutto quello che NON è in ombra.

4 - Mantenendo questa selezione, torno sul livello “Basi PP 2”.

5 - Cancello con la gomma tutto ciò che è selezionato e...magia! Ora il livello “Basi PP 2” è diventato il mio livello con le ombre colorate e precise. Adesso posso abbassare leggermente la luminosità o la saturazione del livello fino a raggiungere il risultato desiderato.


Click sull'immagine, per ingrandire.

Spero di essermi spiegato decentemente, sono dei passaggi che inizialmente possono essere un po' macchinosi, ma con l'abitudine diventano più naturali.

Probabilmente esiste qualche altro modo più veloce per arrivare a questo risultato, questo è solo il procedimento a cui sono arrivati i miei neuroni in questi anni.

Uso lo stesso procedimento per lo sfondo.

Dividere le ombre in livelli diversi è utilissimo per staccare i piani variando l'opacità tra le ombre vicine (più forti) e quelle distanti (più tenui).

Ora mancano solo gli effetti speciali, per dare profondità e rifinire le luci e lo spazio.

Creo un livello per le luci sugli oggetti, metto qualche gradiente per la luce diffusa o per il cielo, livelli in Colore se c'è una luce particolare, e coloro la linea degli elementi più lontani (più sono lontani, meno il colore della linea sarà scuro).

 

 

Ed ecco la tavola finita, pronta per essere letterata (Click sull'immagine, per ingrandire):

Gabriele Bagnoli