Testi estivi

Per meglio raffreddare le meningi dello scrittore!

Diciannovesimo post del "corso" di scrittura creativa e narrazione di Marco Cerri:

Bentornati alla tastiera, come sono state le vostre vacanze? Buone, senza dubbio: quelle di noi autori di fumetti lo sono comunque, perché se tutto va bene ci permettono di far raffreddare le meningi e di ricaricare la fantasia, ma quando voli cancellati, secoli di coda all’imbarco di traghetti carichi come navi-bestiame (e con il medesimo aroma sottile), o prenotazioni fantasma per villaggi inesistenti – non era il caso di fidarsi di un’agenzia di viaggio chiamata “FregaTour” – rendono le ferie un incubo… è ancora meglio. Certe esperienze non saranno rilassanti, d’accordo, però forniscono una scorta di gags catastrofiche che dura per tutto l’inverno! Dopodiché – rilassato o isterico che sia – l’intrepido sceneggiatore torna a casa e lo stesso fanno i suoi personaggi, così come fanno l’intrepido Paperino e i suoi nipotini!

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Già, stiamo per introdurre l’ultimo personaggio dei triangoli – come dite? Avevamo finito di parlarne prima delle vacanze? Avete ragione, tuttavia questo elemento l’ho lasciato a sé stante proprio perché è un personaggio diverso, che non rientra nei triangoli ma che fa parte dello stesso argomento! - di cui abbiamo parlato approfonditamente finora.

Un personaggio gruppale è un protagonista composto da più persone, individui. Possiamo caratterizzare tali individui in maniera più o meno differente fra di loro purché siano questi riconoscibili l'un l'altro negli stessi valori, con caratteristiche di fondo uguali! Il protagonista gruppale, come ci suggerisce il termine agisce in “gruppo” nella storia tuttavia è riconosciuto come un vero e proprio “protagonista” autentico come fosse uno; però sono due, tre… (vedi ad esempio personaggi come Qui Quo e Qua o la Banda Bassotti per citarne un paio - fumettosi - Disney).

I caratteri gruppali come si comportano? Come il protagonista singolo e di ciò abbiamo a lungo parlato in passato, ma una cosa importante da ricordare è che tale character si divide in due tipologie:

Abbiamo la copia dei cosiddetti “cloni” o “gemelli”; si tratta di semplici copie identiche nella fisionomia e nella personalità che si usano interscambiabilmente per una o per un’altra scena.

Nella Bibbia dei personaggi (vedi La Bibbia dei Personaggi e l'Archivio d'Autore - parte 1 e La Bibbia dei Personaggi e l'Archivio d'Autore - parte 2), questi si descrivono come personaggio singolo che come tale parlerà, deciderà si esprimerà e come tale verrà recepito dal pubblico.

Il gruppale sostituisce addirittura il lavoro della spalla perché le battute troppo lunghe, vengono smembrate pezzo per pezzo, per ogni componente del gruppo. Inoltre questa scelta narrativa ha la potenzialità di vivacizzare la scena.

Giacché il gruppale venga riconosciuto come personaggio unico non basta l’aspetto identico a caratterizzarlo; necessita di avere una connotazione comune di base come ad esempio il vincolo di parentela, o il fatto di appartenere ad una ristretta cerchia di furfanti ecc.

Come abbiamo visto in passato, creare un personaggio principale non è sempre facile poiché tutte le doti che gli associamo non sempre riescono ad essere compatibili fra loro. La soluzione ideale è attribuirne alcune alla spalla ma in alternativa col gruppale, possiamo creare un eroe ancora più “perfetto”. Il protagonista è il gruppo in quanto tale, che può essere unilateralmente ribelle, impulsivo, timido, cerebale, spavaldo ma anche freddo, tirchio e assolutamente indifferente se maschio o femmina: assegnando così ciascun tratto ad un individuo che è realmente una sfaccettatura del multiforme protagonista.

Così strutturando, potremo creare un personaggio multiplo, ben bilanciato in ogni singolo dettaglio.

Il personaggio maschile multiplo è percepito sia come avventuroso personaggio unico che come un insieme di individui. Se la storia che stiamo narrando è d’avventura, dunque il gruppale avrà un leader e gli altri seguiranno ciò che il capo impone magari dando anche loro delle possibili idee per sviluppare la missione.

Al contrario, per un target femminile più orientato al cosiddetto “istinto gregario”,  predilige la dimensione di comunità rispetto a un desiderio di affermazione e di superiorità. E’ attratto da interessi comuni e condivisi, litigi o quant’altro unisce le parti del gruppo. Ovviamente, in tal caso il gruppale sarà costituito solo da ragazze o comunque personaggi femminili, per far sì che venga favorito il senso di amicizia e l’immedesimazione delle lettrici.

Si consiglia un numero dispari per il gruppale femminile, per agevolare la formazione di fazioni e per non creare stalli nella storia, che paralizzerebbero o addirittura disgregherebbero solo il gruppo. Si consiglia inoltre che una del gruppo funga da “ago della bilancia”  così da far prevalere un punto di vista che porti avanti la storia.

Quindi, per far sì che il gruppale funzioni abbiamo bisogno di alcune prerogative importanti da ricercare in tale personaggio:

Quando il personaggio è singolo, il lettore si immedesima nel protagonista; lo stesso avviene e deve avvenire per il gruppale.

Il Target:

Per il pubblico dei giovanissimi: il gruppale può essere assortito per sesso maschile e femminile e va caratterizzato da una forte coesione senza incomprensioni, altrimenti si rischia di scoraggiare il desiderio di appartenenza!

Per un pubblico di ragazzini (pre-adolescente/adolescente): questo target crescendo viene orientato al genere più realistico e avventuroso, quindi la differenza fra i personaggi del gruppo soddisfa la voglia di definire la propria personalità e propone modelli.

Per quanto riguarda gli adulti infine: per creare interesse nell’adulto il personaggio in questione deve essere circoscritto in un numero limitato di membri da cui possiamo seguire le vicissitudini principali. Tuttavia le loro relazioni reciproche sono interessanti solo se producono una sottotrama forte o hanno conseguenze su quella principale.

Un nuovo anno ricco di scrittura ci attende, mani alla tastiera e... aspetto i vostri personaggi multipli!


Visitate il blog di approfondimento www.loscrittorecreativo.blogspot.it, spazio entro il quale Marco Cerri ogni mese, parallelamente al corso pubblicato su IMIM, risponderà ai vostri messaggi trattando di soggetti, idee e storie da correggere o per qualsiasi domanda che esiga una risposta riguardo al lavoro dello scrittore/sceneggiatore che potrete mandargli all'indirizzo marcocerri1@me.com.


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Marco Cerri