Non sai disegnare… Però sai raccontare!

Quando anche gli sceneggiatori disegnano

Ventiseiesimo post del "corso" di scrittura creativa e narrazione di Marco Cerri:

Rieccoci di nuovo a parlare di sceneggiatura, di inquadrature e, soprattutto, di... disegni! Sì, perché questa settimana parliamo anche di questo: di disegno! Uno sceneggiatore che lavoro fa? Scrive e racconta una storia... ma anche chi disegna racconta... così i due ruoli, quando si fondono, fanno nascere quel qualcosa di meraviglioso chiamato "fumetto"! Beh, mi direte voi... "seguo il tuo corso di scrittura creativa, per non tenere in mano una matita…" o, come diceva Enrico Faccini, "non so fare neanche una patata e tu mi proponi di disegnare?!".

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Certo non vi sto inducendo a disegnare tavole vere e proprie ma a creare quelle bozze che, in gergo, per gli addetti ai lavori, nel complesso sono conosciute come "Storyboard".

Per poter rappresentare uno storyboard non è necessario esser disegnatori eccelsi: basta tracciare i personaggi e le varie inquadrature.

Lo storyboard non è la bozza della tavola definitiva ma un semplice mezzo intermedio fra la versione dattiloscritta (la sceneggiatura) e la tavola definitiva. Non preoccupatevi se viene male, non importa: lo storyboard, oltre a voi, al massimo lo vedrà il collega disegnatore e tutt’al più l’editor e nessun altro!

Aiutatevi magari con delle note che identifichino i vari personaggi e provate ad inserire le battute nei balloons per vedere quanto spazio esse occuperano. Ecco un paio di esempi:

Aiutatevi per le espressioni dei personaggi con delle smorfie tipo emoticon da SMS come queste:

Non preoccupatevi di disegnare accuratamente sfondi e dettagli, vi basterà semplicemente far capire al disegnatore come intendete che la scena venga realizzata. Lo storyboard (o anche nominato come "Art Notes") viene spesso utilizzato da autori completi (autore che sceneggia e disegna allo stesso tempo) che preferiscono ovviare al lavoro della stesura della sceneggiatura vera e propria, proprio per ridurre i tempi di esecuzione del lavoro.

Nelle Art Notes possiamo anche inserire annotazioni riguardanti le varie scene o azioni dei personaggi a mano; non preoccupatevi se le indicazioni intralciano l’equilibrio della composizione della tavola: tanto nel lavoro finito non saranno presenti; ma cercate di non esagerare, altrimenti sarebbe meglio tornare alla versione classica di sceneggiatura scritta.

Per i dialoghi, potete inserirli a mano nello storyboard oppure su un foglio a parte stampato.

Abbiamo detto che i personaggi non vanno definiti più di tanto anche perché le loro definizioni comprendenti anche caratteristiche fisiche sono già presenti nelle relative schede della "Bibbia dei personaggi" a cui poi il disegnatore potrà far riferimento per eventuali dubbi o chiarimenti.

Da ultimo, due annotazioni di servizio: lo storyboard, nel fumetto, può essere sostitutivo della sceneggiatura... tuttavia, in altri media come il cinema o la televisione, prima viene scritta la sceneggiatura tradizionale poi redatto lo storyboard in quanto compendio della stessa. Dove vengono visualizzate le inquadrature e le riprese di camera. E’ uno storyboard specifico fatto con tecniche diverse da quelle usate per il fumetto, anche se strettamente imparentato con lo stesso, tanto che spesso sono i disegnatori di fumetto a realizzarlo! Il Layout, invece, viene usato dagli autori di fumetto che realizzano tutti i passaggi dal soggetto agli esecutivi finali: è semplicemente uno storyboard più definito, con le dimensioni precise e squadrato nelle singole vignette, dove l’autore disegna in maniera abbastanza dettagliata quelle che saranno le tavole e, una volta - eventualmente - approvato, passa a disegnarci sopra i definitivi.

 

COMPITI PER LE VACANZE:

Ma ora… visto che questo mese abbiamo pubblicato qui su IMIM non uno... ma due articoli del nostro corso di scrittura creativa e narrazione, vi lancio una sfida! COMPITI PER LE VACANZE DELL’8 DICEMBRE! Ihihih…! Hey Gringo, dicono che sei veloce a sceneggiare: vediamo se sei anche bravo quanto dicono! E’ una sfida? No… è un DUELLO! Sì perché una volta imparato il "Piano americano", tutti vogliono usarlo e metterlo alla prova nelle proprie storie e allora vediamo cosa siete capaci a fare! Tuttavia, nella vostra cartuccera di Cowboy, non avete solo questa inquadratura ma anche altre fra cui PPP, PP, MB. E allora... cosa dovreste fare?! Creare un breve soggetto in cui si giunge alla resa dei conti fra due cowboy per la conquista dei territori che ora devono fronteggiarsi in duello. La storia deve essere contenuta in 1 massimo 2 tavole a gabbia fissa da 6 vignette; non importa se volete inserire i dialoghi o meno, l’importante è usare le varie inquadrature che ora conoscete e metterle in azione nella tavola in maniera fluente, magari passando da un’inquadratura strettissima come il PPP passando per un MB poi tornando a un PP e riallargando la scena in PA (questo è solo un esempio!). Buttatevi e... vinca il migliore del WEST! Ovviamente, aspetto le vostre sceneggiature e se volete aggiungere anche lo storyboard alla solita mail indirizzata a marcocerri1@me.com.

Attenzione: la scadenza per questo compito è fissata per il 18 dicembre 2016 alle ore 23.00, buon lavoro a tutti!


Visitate il blog di approfondimento www.loscrittorecreativo.blogspot.it, spazio entro il quale Marco Cerri ogni mese, parallelamente al corso pubblicato su IMIM, risponderà ai vostri messaggi trattando di soggetti, idee e storie da correggere o per qualsiasi domanda che esiga una risposta riguardo al lavoro dello scrittore/sceneggiatore che potrete mandargli all'indirizzo marcocerri1@me.com.


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Marco Cerri